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adgblog reloaded: ottobre 2010

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Una selezione dei migliori e ancora attuali post di adgblog.it usciti cinque anni fa a ottobre 2010.

Attività didattiche di italiano L2/LS, esercizi e didattica dell’italiano
Leggi e disegna (didattica)
In quale stagione? (articoli indeterminativi)
L’educazione stradale (video) – A1/A2
Come Fantozzi inizia la sua giornata di lavoro (video) – A1/A2
Gli aggettivi nella lingua italiana (con esercizio) – A1/A2
Il menù (esercizio) – A1/A2
Esercizio con alcuni verbi pronominali
L’infanzia e la gioventù di Leonardo – C1/C2

Italiano con le canzoni
50 canzoni per imparare l’italiano
Una donna per amico di Lucio Battisti

La lingua italiana in cucina
Gli utensili
La batteria di pentole
La storia della cucina

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Adgblog reloaded: settembre 2010

All’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze, è possibile frequentare corsi di storia dell’arte, workshop intensivi di tecniche pittoriche classiche, workshop di scultura e corsi di lingua italiana per stranieri a Firenze.

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Italiano con le canzoni: “Meravigliosa (la Luna)” di Francesco Renga

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RengaMeravigliosa (la luna) è una canzone scritta ed interpretata da Francesco Renga, ed è il secondo singolo estratto dall’album Camere con vista, pubblicato nel 2004.  Impariamo oggi l’italiano con questa sua canzone.

Attività 1. Inserite i seguenti verbi al posto giusto, poi ascoltate la canzone e verificate le vostre risposte:

salgo – spengo – batte – guardo – vengo – rispondi

Le tre, cuore che __________ e tu…
tu non ci sei più
c’è qualcosa che non mi torna,
e __________ la tv
tu-tu.. non mi ___________,
chissà cosa fai
ho tirato troppo la corda,
e non perdonerai
perdermi negli occhi tuoi
é un pensiero che tu non sai
quanto male mi fa
_____________ in faccio la realtà
_____________ in auto e adesso vengo là
_____________ a prenderti

Attività 2. Scegliete l’opzione giusta, poi ascoltate la canzone e verificate le vostre risposte.

meravigliosa, la luna TRA/PER/CON le nuvole
meravigliosa, stanotte per fortuna ho te
ma guarda che.. fortuna! che luna!
buon dì, dove sei stata.. e cosa c’entra lui?
HANNO/SONO/STANNO ore che sto qua sotto,
e non ci crederai
leggo in DIETRO/FINE/FONDO agli occhi tuoi
qualche cosa che tu non sai
quanto male mi fa
guardo in faccia la realtà
sai di un altro e PRIMA/DURANTE/ADESSO che si fa?
ora che si fa?
Meravigliosa, adesso voglio solo te
meravigliosa.. Amore per fortuna ho te
ho solo te.. fortuna!
ho CAPITO/PARLATO/DETTO adesso che
la luna non si lascia prendere
guardo in faccia la realtà
sai di un altro e PRIMA/DURANTE/ADESSO che si fa?
ora che si fa?
meravigliosa, la luna TRA/PER/CON le nuvole
meravigliosa stanotte per fortuna ho te
fai l’offesa, amore lascia PRENDERE/METTERE/PERDERE
torno a casa e adesso voglio solo te
ma guarda che sfortuna, la luna

Attività 3. Conosci questi modi di dire? Rispondi alle domande.”ho tirato troppo la corda”. Se tiri troppo la corda significa che…

1) “Ho tirato troppo la corda”. Se tiri troppo la corda significa che…
a) hai bevuto troppo;
b) hai esagerato;
c) hai dormito male.

2) “Cosa c’entra lui”. Se qualcuno ti dice “io non c’entro” significa che…
a) non sono responsabile di quello che succede;
b) sono inaffidabile;
c) non riesco a dimagrire.

3) “Guardo in faccia la realtà”. Se guardi in faccia la realtà significa che…
a) osservi quello che succede;
b) accetti la situazione che hai davanti a te;
c) nascondi la tua faccia.

Attività 4. Guarda il video della canzone e ricostruisci la storia.

a) Renga parcheggia la sua auto sotto un cartellone pubblicitario, dal design vagamente anni sessanta che recita “Meravigliosa la luna”, su cui è disegnata una ragazza con a fianco proprio la luna.
b) Renga scende dalla macchina e entra da un barbiere, dove tutti gli avventori che aspettano il proprio turno battono il piede a ritmo con la canzone.
c) Ad un certo punto entra nel negozio un boss malavitoso che si fa tagliare i capelli e poi se ne va.
d) C’è una bella donna in minigonna che fa la manicure.
e) Alla fine del video Renga ritorna in auto, ma viene schiacciato dalla luna che dal cartellone cade sulla sua vettura.
f) Il video prodotto per Meravigliosa (la luna) comincia con Renga al volante di un’automobile decappotabile bianca.

  1. ___
  2. ___
  3. ___
  4. ___
  5. ___
  6. ___

Testo tratto e adattato da Wikipedia.

Spotify

Se usate Spotify troverete questa e le altre canzoni didattizzate da adgblog nella nostra playlist adgblog 2015 – Italian & songs.

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Italiano con le tradizioni: la festa di Ognissanti

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ognissanti350Il primo novembre è la festa di Ognissanti, ovvero di tutti i Santi della Chiesa cristiana. Un modo, probabilmente, di celebrare anche quei Santi che non sono molto famosi o/e non sono presenti nel calendario. A proposito di Santi famosi: a molti di loro ci si rivolge supplicando una grazia, invocandoli contro questa o quella malattia o chiedendo una protezione contro i pericoli. Ecco quindi che abbiamo pensato a due esercizi, riguardanti proprio le “capacità” peculiari di ciascun Santo (o Santa, naturalmente), ai quali ne abbiamo aggiunto un  terzo su alcuni proverbi toscani in argomento.

Esercizio 1. Individuate tra le sventure qui di seguito elencate quelle per le quali vengono invocati i Santi nominati nell’esercizio:

gli spiriti maligni; i morsi di cani o altri animali; ogni tipo di contagio; il mal di testa; il mal di denti; il mal di gola; le malattie del seno; gli incendi; i terremoti; le malattie degli occhi

1. La tradizione legata a Sant’Apollonia di Alessandria narra che le furono cavati i denti dalla bocca, per questo motivo è invocata contro ……………..
2. Santa Barbara fu torturata con il fuoco, la flagellazione ed infine decapitata, per mano di suo padre Dioscoro, il quale, immediatamente dopo la morte della figlia, venne colpito da un fulmine. La santa viene invocata contro ………
3. Sant’Antonio Abate,considerato nella tradizione come un grande taumaturgo, è l’ispiratore dell’Ordine degli Ospedalieri Antoniani, da qui è facile intuire perché venga invocato contro……………….
4. Della vita di San Biagio la tradizione racconta che fosse un medico che curava le malattie e le ferite non con le medicine ma con la preghiera, e che con la parola di Cristo riuscisse a togliere spine od ossi inghiottiti e rimasti di traverso. Per questa ragione ancora oggi lo si invoca contro………………..
5. San Ciriaco di Roma compì alcuni esorcismi,tra cui quello di Artemia, figlia dell’imperatore Diocleziano, per questa ragione è invocato contro…………………
6. Sant’Agata subì un’orribile tortura, perché le vennero strappate le mammelle con una tenaglia. È invocata, pertanto, contro…………………
7. Sia perché il tempio in cui fu condotto affinché rinnegasse la sua fede fu colpito da un sisma, sia perché toccò le mura della città e tutti i templi pagani crollarono, Sant’Emidio viene invocato ancora oggi contro……………..
8. San Dionigi da Parigi, probabilmente per il fatto che portò lui stesso la propria testa dopo che gli era stata tagliata via da Montmartre a Saint Denis per consegnarla a una nobile romana, viene invocato contro…………….
9. A causa del martirio subito, in cui le furono strappati gli occhi, o forse anche per il nome stesso che si rifà alla parola luce, Santa Lucia è invocata contro………………..
10. Per avere restituito la vita ad un bambino sbranato dai cani, San Vito martire viene invocato contro …………………

Esercizio 2. Di quali delle seguenti categorie, i Santi indicati sono considerati i protettori?

studenti; Corpo Forestale dello Stato; pescatori; veterinari; insegnanti; pescatori; rosticcieri; apicoltori; automobilisti; artigiani

1. Un’antica tradizione racconta che San Luca Evangelista fu il primo iconografo e che ritrasse la Madonna, san Pietro e San Paolo: di conseguenza è diventato il protettore dei ……………
2. Vi ricordate qual era il mestiere di San Pietro e del fratello Sant’Andrea prima di diventare discepoli di Gesù? Ecco che sono così diventati i protettori dei ……………
3. San Giuseppe da Copertino, che visse nel XVII secolo, prima di prendere i voti sacerdotali volle superare gli esami scolastici, per questo è invocato come protettore degli ……………
4. San Cristoforo che la tradizione narra avere guadato un fiume portando il Bambino Gesù sulle spalle, è oggi considerato il protettore anche degli ……………..
5. Per avere miracolosamente riattaccato la zampa ad un cavallo, Sant’Eligio di Noyon è divenuto il protettore dei ………………
6. Se vi ricordate il suo terribile martirio, potete ben capire come mai San Lorenzo sia considerato il protettore dei …………….
7. Il più famoso San Giuseppe, cioè il padre putativo di Gesù, era un carpentiere: per questa ragione è venerato come protettore degli …………………
8. Quando Sant’Ambrogio era ancora in fasce, un giorno dormiva nella sua culla quando uno sciame di api gli si avvicinò e si mise a volare dentro e fuori la sua piccola bocca, senza fargli del male: sarà per questo che è divenuto il protettore degli ………………?
9. San Giovanni Gualberto, quando si ritirò in una località in montagna a poca distanza da Firenze, piantò i primi alberi di quella che sarebbe diventata Vallombrosa. Come potrebbe essere venerato se non come il protettore dei …………………?
10. Per aver dedicato la sua vita all’istruzione dei bambini poveri e aver scritto alcune meditazioni e altre risorse sull’educazione, San Giovanni Battista de La Salle è divenuto il protettore degli …………..

Esercizio 3. Rimettete in ordine le parole dei seguenti proverbi toscani sui santi:

1. Befania via feste tutte le manda ; Santa le Maria ravvia tutte
2. Ad candela santo la sua ogni
3. Ai vecchi si incenso non dà più gli santi
4. Se San per piove Barnabà, l’uva ne se va bianca; se mattina piove sera e, ne bianca se va nera la e la (11 giugno)
5. San Per Bastiano, monte sali il e piano guarda il ; vedi se molto poco spera, poco vedi se assai spera (20 gennaio)
6. Caterina Per Santa, la collina alla neve (25 novembre)
7. Santi Per quattrini i son Innocentini feste i finiti le ed (28 dicembre)

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Tutto sul carnevale

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Questa è una raccolta di tutti i post e le attività didattiche pubblicate su adgblog che riguardano il carnevale. Buon divertimento!

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Livello A1/A2
Scherzi di carnevale

Livello B1/B2
Quiz di carnevale
Frittelle di carnevale
I cenci (una video ricetta)
Italiano con le maschere di carnevale
Il Carnevale di Viareggio

Livello C1/C2
Carnevali d’Italia (materiale per la conversazione)
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Le Maschere della Commedia dell’Arte: Stenterello
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L’italiano con le tradizioni: lo scoppio del carro

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collagecarroImpariamo oggi l’italiano con tre attività basate su questa antica tradizione pasquale di Firenze.

Esercizio 1. Leggi il testo e rispondi alle domande con vero o falso.

Questa nota cerimonia risale addirittura ai lontani tempi della prima crociata, indetta per liberare il Santo Sepolcro dalle mani degli infedeli.  Nel 1097, al comando di Goffredo di Buglione, i crociati, il cui nome derivò dalla croce rossa cucita sulla spalla destra della tunica bianca che ricopriva l’armatura, partirono per la Palestina e nell’estate del 1099 posero l’assedio alla città di Gerusalemme che espugnarono il 15 luglio. Secondo la tradizione fu il fiorentino Pazzino de’ Pazzi a salire per primo sulle mura della città santa. Per questo atto di valore, Goffredo di Buglione gli donò tre schegge del Santo Sepolcro. Rientrato a Firenze il 16 luglio 1101, il valoroso capitano fu festeggiatissimo ed accolto con solenni onori. Le tre pietre rimasero inizialmente conservate nel Palazzo dei Pazzi e quindi consegnate alla Chiesa di Santi Apostoli dove tuttora sono gelosamente conservate. Secondo gli storici, dopo la liberazione di Gerusalemme, nel giorno del Sabato Santo, i crociati si radunarono nella Chiesa della Resurrezione e, in devota preghiera, consegnarono a tutti il fuoco benedetto come simbolo di purificazione. A questa cerimonia risale l’usanza pasquale di distribuire il fuoco santo al popolo fiorentino. Difatti, dopo il ritorno di Pazzino, ogni Sabato Santo, i giovani di tutte le famiglie usavano recarsi nella cattedrale dove, al fuoco benedetto che ardeva, accendevano rispettivamente una piccola torcia per poi andare, in processione cantando laudi, per la città a portare la fiamma purificatrice in ogni focolare domestico. Il fuoco santo veniva acceso proprio con le scintille sprigionate dallo sfregamento delle tre schegge di pietra del Santo Sepolcro.

  1. “Indetta per liberare” significa “decisa per rendere libero”. _______
  2. Goffredo di Buglione organizzò con Pazzino de’ Pazzi la crociata. _______
  3. I crociati si chiamavano così perché portavano una tunica con sopra disegnata una croce. _______
  4. Pazzino de’ Pazzi arrivò primo nella gara della scalata delle mura. _______
  5. Goffredo di Buglione regalò a Pazzino de’ Pazzi una parte del Santo Sepolcro_______
  6. A Firenze Pazzino donò subito le tre schegge del Santo Sepolcro a una chiesa. _______
  7. I crociati iniziarono la tradizione del fuoco benedetto come simbolo di purificazione durante il Sabato Santo. _______
  8. Si dice che il fuoco santo fosse acceso sfregando le tre schegge di pietra del Santo Sepolcro. _______

Esercizio 2. Rimetti insieme le frasi.

  1. Con l’andar del tempo lo svolgimento della festa divenne sempre più articolato per cui venne introdotto l’uso …
  2. Non si conosce quando, in sostituzione del tripode, si usarono i fuochi artificiali per lo “scoppio del carro” …
  3. Alla famiglia Pazzi era affidata …
  4. Il privilegio di questa antica famiglia cessò nel 1478, per una provvisione della Repubblica …
  5. I cospiratori vennero uccisi e la Signoria dei Medici, per cancellare …
  6. Nel 1494, scossa dalla predicazione di morale cristiana del frate domenicano Girolamo Savonarola, la città cacciò i Medici e un’altra provvisione governativa restituì alla famiglia de’ Pazzi …
  7. Questo carro era inizialmente molto più semplice di quello attuale, ed a causa delle deflagrazioni e delle vampate che sopportava ogni anno, a cerimonia avvenuta, doveva essere …
  8. Parve quindi giusto ai Pazzi allestirne uno molto più solido ed imponente …
  9. Fu, dunque, costruito il grande carro del tipo “trionfale” a tre ripiani, che da secoli, se pur più volte restaurato (anche dopo la tragica alluvione dell’Arno del 1966), …
  10. I fuochi di questo carro vengono incendiati da una colomba, o come si dice a Firenze dalla …

a) ma si ritiene che ciò risalga alla fine del trecento.

b) che cacciò i Pazzi dalla città a seguito della famosa congiura ordita da essi contro i Medici.

c) quasi del tutto ripristinato.

d) tutto ciò che era legato alla famiglia caduta in disgrazia, ordinò che non si facesse più lo scoppio del carro.

e) i suoi antichi diritti e privilegi, compreso quello dell’organizzazione del carro del Sabato Santo.

f) “colombina”, la quale altro non è che un razzo dalle sembianze di un bianco piccione.

g)  di trasportare il fuoco santo con un carro dove, su un tripode, ardevano i carboni infuocati.

h) l’organizzazione del carro e l’onere delle relative spese.

i) gode ottima salute.

l) che dovesse durare per sempre.

Esercizio 3. Inserisci i verbi al posto giusto.

cominciano – si muove – si dissipa – deve – traevano – viene dato – avrà – fu

L’antica festa ha sempre richiamato una gran folla di turisti, di cittadini e di numerosi contadini della campagna fiorentina che ______________ gli auspici per il raccolto dal felice esito della corsa della colombina sulla corda, che doveva svolgersi senza alcun intoppo. Attualmente nella mattina di Pasqua, scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del calcio storico fiorentino, il carro del fuoco pasquale, detto affettuosamente dai fiorentini “Brindellone”, ____________ dal piazzale di Porta al Prato, trainato da due paia di bovi infiorati ed arriva al solito posto, in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale. Nello stesso tempo dalla Chiesa di Santi Apostoli ha inizio il corteo-processione preceduto dal gonfalone di Firenze e dalla bandiera della famiglia Pazzi, con sacerdoti ed autorità, diretto al Battistero dove _______________ le funzioni religiose. Quindi il corteo si trasferisce in Duomo e, alle ore undici _______________ fuoco alla miccia della colombina che, sibilando, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio sapientemente disposti sul Brindellone; una volta incendiati gli artifici, la colombina ______________ tornare indietro all’Altare Maggiore, da dov’è partita, ripercorrendo da sola il percorso di andata, altrimenti il raccolto dell’anno non _____________ buoni auspici. Per la cronaca, l’ultima volta che la colombina fallì tale “missione” fu il 1966, e a novembre, infatti, ci ___________ l’alluvione. Inizia con fragore il susseguirsi di esplosioni e spettacoli pirotecnici (il tutto dura 20 minuti circa). L’imponente mole dell’antico carro si avvolge puntualmente di nubi e scoppi come se l’aria stessa emettesse scintille sempre più luminose. Il profilo del Brindellone scompare del tutto in questo caleidoscopico gioco di colori che, pian piano, unitamente al fumo ed agli assordanti scoppi, _______________ rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Campanile di Giotto.

Testi tratti e adattati da Wikpedia

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L’italiano con la cucina: la colomba pasquale

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colombeCome forse alcuni sanno, con colomba pasquale si indicano due tipi di dolci pasquali tipici dell’Italia. Impariamo oggi l’italiano con tre attività (per studenti di livello B1/B2) che ci spiegano questo famoso dolce.

Attività 1. Inserite nel testo le preposizioni seguenti:

nella – negli  – delle – del – dei – di – in – a

Vi sono due principali dolci ____ cui fa riferimento la dizione “colomba pasquale”: uno è la colomba pasquale inventata ____ Lombardia ____ anni trenta ____ novecento dalla Motta e poi diventata quella commercialmente più diffusa in tutta Italia, l’altro ____ più antica tradizione è la colomba pasquale diffusa in Sicilia e chiamata anche i palummeddi o pastifuorti. Entrambe sono state ufficialmente inserite _____ lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero ____ Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) e riconosciute come tipiche _____ rispettivi territori (Lombardia e Sicilia).

Attività 2. Unisci le frasi.

  1. Fu Dino Villani, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, …
  2. La ricetta poi venne ripresa da Angelo Vergani che nel 1944 fondò la Vergani srl, …
  3. Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, …
  4. L’impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, …
  5. Vi sono leggende però che vorrebbero far risalire questo dolce pasquale in epoca longobarda, addirittura al re longobardo Alboino che …
  6. Un’altra leggenda vuole che San Colombano al suo arrivo in città, attorno al 612 venisse ricevuto dai sovrani longobardi …
  7. Tuttavia Colombano ed i suoi rifiutarono quelle carni troppo ricche …
  8. La regina Teodolinda si offese per quel rifiuto, ma l’abate superò con diplomazia l’incresciosa situazione …
  9. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono …
  10. Il prodigio colpì molto la regina che …

a)  e anche ben oltre i confini dell’Italia.

b) che negli anni trenta del 1900 per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle solennità della Pasqua.

c)  servite in un periodo di penitenza quale quello quaresimale.

d) affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette.

e) azienda di Milano che ancora oggi produce colombe.

f) comprese la santità dell’abate e decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l’Abbazia di San Colombano.

g)  ha successivamente assunto varie forme e varianti.

h) durante l’assedio di Pavia (metà VI secolo) si vide offrire, in segno di pace, un pan dolce a forma di colomba.

l) e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo ricco di carni arrosto.

m) in candide colombe di pane, bianche come le loro tuniche monastiche.

Attività 3. Correggi le parole in grassetto.

Le colombe pasquali siciliane saranno piccoli dolci a forma di colomba, galletti o semplicentemente rombi su cui sono incisi disegni. Sono dolci a “pastaforte” realizzate con zucchero, farina doppio zero e cannella. La zona di produzione sono i comuni dell’area dei Monti Iblei in provinca di Ragusa. In passato oltre che per le festività pasquali vengono scambiate come regali tra fidanzati. Spesso si include nella forma un uovo sodo come decorazione e simbolo legata alla Pasqua. Anche se in origine le forme richiamino le colombe vi sono varianti a forma di canestro o gabbietta sopratuto quando sono decorate con l’uovo sodo.

Testi tratti e adattati da Wikpedia

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L’italiano in occasione della Pasqua: il lessico con “La Passione. Via Crucis al Colosseo” di Mario Luzi

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Lo Spasimo - Raffaello

Raffaello, Lo Spasimo

In occasione della celebrazione del Venerdì Santo, tenutasi a Roma nel 1999 alla presenza del Papa Giovanni Paolo II, il grande poeta e scrittore fiorentino Mario Luzi fu invitato a comporre 15 meditazioni, una per ogni stazione della processione religiosa. Seppur intimorito dalla portata di tale richiesta, Luzi accettò l’incarico e scrisse così La Passione. Via Crucis al Colosseo. Quella che segue è appunto una di queste meditazioni: potete ascoltarla qui mentre fate il primo esercizio, che consiste nel ricomporre nell’ordine giusto le frasi in corsivo.

“Padre mio, mi sono affezionato alla terra
quanto non avrei creduto.
È bella e terribile la terra.
Io nascosto ci quasi sono di nato,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un suo angolo quieto
tra gente povera, amabile ed esecrabile.
Mi sono affezionato alle sue strade,
mi cari sono uliveti i divenuti e gli poggi,
le vigne, perfino i deserti.
È’ solo una stazione per il figlio tuo la terra
ma ora mi addolora lasciarla
e perfino questi uomini e le loro occupazioni,
le loro case e i loro ricoveri
mi dà pena doverli abbandonare.
Il cuore umano è pieno di contraddizioni
ma allontanato un istante mi da sono neppure te.
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.
La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.
Mancano chiamano qui su poggio oggi che questo Calvario.
Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.
Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco?
Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito?
La nostalgia di te è stata continua e forte,
tra sede non molto ricongiunti nella eterna saremo.
Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla sua insensatezza.
Sono fare tua terra per la sulla volontà venuto
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti
sarà stata una prova grande
ed dell’eternità essa non nella si memoria perde.
Ma da questo stato umano d’abiezione
vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza.
Mi collina, mi piantata alzano alla croce sulla afferrano,
ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.
Qui termina veramente il cammino.
Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.”

Secondo esercizio. Rintracciate il significato delle parole in neretto della poesia tra le seguenti riportate in ordine alfabetico:
accomiatarsi; clemente; evitato; farneticante; degradazione; irragionevolezza; ripugnante; scelleratezza; tormento; tornano in mente; tristezza

Terzo esercizio. Prendete le parole in neretto della poesia e collocatele al posto giusto nelle frasi che seguono, secondo la logica del testo:

1. Questa nazione è stata a lungo guidata da una classe politica capace di qualsiasi _________, fino a quando il popolo si è ribellato, ha rovesciato il governo e riportato la democrazia.
2. È tempo per me di ________ dalla vostra simpatica famiglia. Il tempo speso in vostra compagnia è stato ben speso: ne serberò il ricordo per sempre.
3. La mia professoressa di italiano al liceo ha sempre avuto un occhio di riguardo per gli studenti maschi: con loro è sempre stata più __________ e generosa nei voti alle interrogazioni.
4. Come un asceta, Alessandro ha sempre ___________ le tentazioni e adesso aspira alla vita contemplativa.
5. Giacomo deve essere impazzito: quello che sta dicendo di me è semplicemente __________, spero vivamente che non gli crediate.
6. Uh, che patire! Questa storia sta diventando un vero e proprio ________.
7. Ieri il nonno ha esordito con queste parole: – Mi __________ i tempi in cui ero giovanotto e mi davo da fare con le cameriere…
8. Le tue parole sono il trionfo dell’__________ per la montagna di assurdità che vai affermando.
9. Che __________ che mi ha fatto Carolina ieri: quando si è dovuta difendere da quelle assurde accuse, sembrava sul punto di piangere!
10. Assolutamente _________: ecco che come mi sento di dover giudicare il comportamento di quel funzionario pubblico che si è lasciato corrompere con suprema facilità!
11. Mi ha fatto impressione vedere a quale grado di __________ si è ridotto il Comm. Rossi, che da famoso capitano d’industria si ritrova a dover cercare di sopravvivere alla dura legge del carcere, perché condannato per associazione criminale di stampo mafioso.

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Buona Pasqua/Happy Easter 2015

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uova500Buona Pasqua! Happy Easter! da/from Accademia del Giglio!

Tutte le attività didattiche, i quiz e gli esercizi sulla Pasqua per studenti di italiano L2:

L’italiano con la cucina: la colomba pasquale
Quiz interattivo sulle feste italiane: Pasqua e Festa della Liberazione
Italiano con le fiabe: Buona Pasqua con Il pulcino cosmico di Gianni Rodari
L’italiano in occasione della Pasqua: il lessico con La Passione. Via Crucis al Colosseo di Mario Luzi
Quiz sulla Pasqua
Pasqua quiz: i piatti della tradizione italiana.
Italiano con le canzoni: Buona Pasqua di Renato Carosone.
L’italiano in cucina: dolci e piatti tipici della Pasqua e la ricetta della pastiera napoletana.
Impariamo a fare le pulizie di Pasqua in italiano.

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Italiano con le tradizioni: il calcio storico fiorentino

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collagecalciostorico

Una delle tradizioni più famose di Firenze è il calcio storico. Se volete saperne di più e allo stesso tempo volete migliorare la vostra conoscenza dell’italiano, provate a svolgere le seguenti attività.

Attività 1. Rimettete in ordine le frasi e otterrete le prime informazioni su questo sport.

a. è una disciplina sportiva che affonda le sue origini in tempi molto antichi:
b. infatti in latino era chiamato florentinum harpastum.
c. Il calcio storico fiorentino,
d. conosciuto anche col nome di calcio in livrea o calcio in costume,
e. e da molti è considerato come il padre del gioco del calcio,
f. anche se almeno nei fondamentali ricorda molto più il rugby.
g. Consiste in un gioco a squadre che si effettua con un pallone,

1. _c_ 2. ___ 3. ___ 4. ___ 5. ___ 6. ___ 7. ___

Attività 2. Un po’ di storia. Svolgete le attività proposte per ogni paragrafo.

Inserite nel paragrafo le seguenti frasi: 1. praticavano un gioco chiamato; 2. da due squadre di ugual numero; 3. ebbe grande successo soprattutto; 4. sia un continuatore diretto.

Gli antichi Greci __________ Sferomachia che venne adottato dai Romani e prese il nome di Harpastum (strappare a forza). L’Harpastum veniva giocato con un pallone ripieno di stracci o di pelle su terreni sabbiosi __________ di giocatori che dovevano attenersi a dei regolamenti molto precisi. Visto il carattere virile della competizione, fatta di lotte serrate e di continui corpo a corpo per il possesso della palla, l’Harpastum __________ tra i legionari che contribuirono così alla sua diffusione nelle varie zone dell’Impero romano. La tradizione vuole che il calcio fiorentino __________ di questo gioco romano.

Inserite nel testo le seguenti parole: maggiore, perlopiù, però, questo, soprattutto, talmente.

Nella seconda metà del Quattrocento il calcio si era __________ diffuso tra i giovani fiorentini, che questi lo praticavano frequentemente in ogni strada o piazza della città. Con il passare del tempo __________ , soprattutto per problemi di ordine pubblico, si andò verso una __________ organizzazione e il calcio cominciò ad essere praticato __________ nelle piazze più importanti della città. I giocatori (calcianti) che scendevano in campo erano __________ nobili (anche futuri papi) dai 18 a i 45 anni e vestivano le sfarzose livree dell’epoca, che diedero poi il nome a __________ sport.

Coniugate i verbi al passato remoto.

La popolarità di questo gioco (durare) __________ per tutto il Seicento, ma nel secolo successivo (cominciare) __________ un lento declino che lo (portare) __________ di lì a poco alla scomparsa, almeno come evento organizzato. I fiorentini (disputare) __________ l’ultima partita ufficiale di cui si ha notizia nel gennaio del 1739 nella piazza di Santa Croce, alla presenza di Maria Teresa, futura imperatrice d’Austria. Se si escludono due partite rievocative giocate nel 1898 e nel 1902, (passare) __________ quasi due secoli prima che la città di Firenze potesse veder risorgere il suo antico gioco.

Scegliete la preposizione corretta tra le tre proposte.

La partita che diede il via a/alla/della rinascita del gioco nel XX secolo si giocò nel maggio del 1930 quando, per la ricorrenza del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, di/con/su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, venne organizzato il primo torneo per/sui/tra i quartieri della città; da allora il Calcio fiorentino è andato riaffermandosi fino a divenire per/tra/con gli anni la manifestazione rievocativa più importante di Firenze. Dal 1930, salvo che per il periodo bellico, si svolsero puntualmente tra i/sulle/fra le secolari mura cittadine le sfide fra i calcianti dei quattro Quartieri storici di Firenze: i “Bianchi” di Santo Spirito, gli “Azzurri” di Santa Croce, i “Rossi” di Santa Maria Novella e i “Verdi” di San Giovanni. Attualmente le tre partite (due eliminatorie e la finale) si svolgono nel/al/del mese di giugno in occasione degli annuali festeggiamenti del santo patrono in piazza Santa Croce.

Attività 3. Il regolamento. Il regolamento del Calcio fiorentino ha subìto notevoli mutamenti nei secoli; ai giorni nostri però si gioca con delle regole ben precise che si rifanno a quelle del XVI secolo. Leggete il testo e rispondete alle domande.

Al giorno d’oggi il gioco cerca di ricalcare, almeno nelle grandi linee, quello che si desume dalle regole del Bardi e da altri testi scritti quando il gioco era praticato regolarmente. Le partite hanno una durata di cinquanta minuti e si disputano su di un campo rettangolare ricoperto di sabbia; una linea bianca divide il campo in due quadrati identici e sui due lati del fondo viene montata una rete. Su questo terreno si affrontano due squadre composte da ventisette calcianti per parte.

I ventisette calcianti si dividono nei seguenti ruoli: quattro Datori Indietro (portieri), tre Datori Innanzi (terzini), cinque Sconciatori (mediani), quindici Innanzi o Corridori (attaccanti). Al centro della rete di fondo viene montata la tenda del Capitano e dell’Alfiere che hanno il compito di intervenire nelle risse per pacificare gli animi dei propri calcianti. L’incontro viene diretto dal Giudice Arbitro, coadiuvato da sei Segnalinee e dal Giudice Commissario che risiede però fuori campo. Al di sopra di tutti c’è Il Maestro di Campo che sorveglia lo svolgersi regolare della partita e interviene per ristabilire l’ordine e mantenere la disciplina in caso di zuffe sul terreno di gioco.

La partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del Pallaio sulla linea centrale e la seguente “sparata” delle colubrine (piccoli cannoni) che salutano l’apertura delle ostilità. Da questo momento in poi i calcianti delle due squadre cercheranno (con qualunque mezzo) di portare il pallone fino al fondo del campo avversario e depositarlo nella rete segnando così la “caccia” (goal). È importante tirare con molta precisione poiché qualora la palla finisse, in seguito ad un tiro sbagliato o ad una deviazione dei difensori, al di sopra della rete, verrebbe assegnata la segnatura di mezza caccia in favore dell’avversario. Ad ogni segnatura di caccia le squadre si devono cambiare di campo. La vincitrice sarà la squadra che al termine dei 50 minuti di gioco avrà segnato il maggior numero di cacce. Particolare interessante è anche il premio; oltre al palio infatti il Maestro di Campo consegnerà una vitella di razza Chianina alla squadra vincitrice del torneo.

1. Il campo di gioco è quadrato. Vero/Falso
2. In campo si trovano 54 giocatori. Vero/Falso
3. Come nel calcio, c’è un solo portiere. Vero/Falso
4. Gli arbitri sono 9. Vero/Falso
5. Il gioco inizia con un lancio di palla e un colpo di cannone. Vero/Falso
6. Scopo del gioco è fare goal nella rete avversaria. Vero/Falso
7. Se il tiro in rete è sbagliato si rischia di perdere mezzo punto. Vero/Falso
8. Il premio per la squadra vincitrice è una coppa. Vero/Falso

I testi sono tratti e adattati da Wikipedia.

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Firenze, festa di San Giovanni 2015

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fochi

Anche quest’anno ci siamo: a Firenze si festeggia il Santo Patrono della città, San Giovanni. In occasione di questa festa nel pomeriggio si svolge la finale del torneo di calcio storico in piazza Santa Croce, preceduta dal corteo storico della Repubblica Fiorentina.

La sera, a partire dalle 22, ci sarà il tradizionale spettacolo pirotecnico, chiamato in fiorentino “i fochi”: per la prima volta sarà possibile ammirare i ‘fochi’ anche dal camminamento di ronda di Palazzo Vecchio, una zona del palazzo riaperta solo dal 2012. Peccato che l’accesso, per un massimo di 100 persone, costa 50 Euro le quali verranno però utilizzate per il restauro di Palazzo Vecchio.

Al Museo del Novecento, che compie oggi un anno di vita, si terrà alle 19:00 un concerto di musica classica con il Quartetto TAAG, vincitore di vari premi.

Infine da oggi fino al 30 settembre riapre la Torre di San Niccolò dalla quale si può godere una magnifica vista dell’Arno. È possibile visitarla secondo le seguenti modalità.

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Italiano con i santi: la vita di San Francesco d’Assisi

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San Francesco

Ottobre è il mese in cui viene celebrato il Santo più famoso di tutto il calendario ecclesiastico, per questo oggi leggiamo la vicenda di San Francesco d’Assisi, tratta dal libro Le vite dei santi per tutti i giorni dell’anno, curate dal Sacerdote Giocondo Storni. Sicuramente alcune parole dell’italiano usato per narrare la vita del santo vi sembreranno piuttosto vecchie, per non dire strane (d’altra parte, il libro è della fine dell’800): per questa ragione, il secondo esercizio prevede che troviate il significato corretto di questi termini fra quelli proposti. Per cominciare, però, fate il primo esercizio coniugando al modo e al tempo corretto i verbi del testo. Finite poi con il terzo esercizio.

Esercizio 1. Coniugate i verbi tra parentesi al tempo opportuno (attenzione alla presenza di un paio di congiuntivi…)

“San Francesco d’Assisi è la figura più grande e più celestiale tra i santi, la cui memoria attraversa mite e serena i secoli, incarnandosi nella mente del popolo.
(Egli-nascere) _________ ad Assisi, l’anno 1182, da Bernardone e Pica, i quali esercitando la mercatura specie colla Francia, (volere) __________ che Giovannino (tale era il nome) (studiare) _________ il francese, che (egli-apprendere) __________ a parlar sì bene, che indi (essere) ________ chiamato Francesco.
(Essere) ________ egli vivace, amante delle brigatelle, ma largo di cuore. Una malattia a ventiquattro anni (mutarlo) _________ così, che poscia la sua vita (essere) _________ tutta un portento. (Egli-lasciare) _________ la mercatura ed al genitore che (volere) _________ impedirgli la sua vocazione; (egli-rinunziare) _________ persin gli abiti che (portare) ________, (vestirsi)________ di sacco e (recingersi) _________ di ruvida corda, e (girare) _________ per campi e selve a cantar lodi al suo Dio. (Egli-imbattersi) _________ un sera con alcuni malandrini, che (chiedergli) __________ chi (egli-essere) _________ – Sono l’araldo del gran re –  (egli-rispondere) __________, e que’ barbari levatogli di dosso il mantello, (gettarlo) _________ in un fosso, dicendogli – To’, villanaccio millantatore! – Francesco (levarsi) _________ come poté e (continuare) _________ i suoi canti. Tale è l’inizio di quella vita che non ha altra pari. Fu alla chiesuola della Madonna degli Angeli, che Francesco (invocare) _________ e (ottenere) _________ le più elette benedizioni; fu sotto gli auspici della gran Madre di Dio che (egli-gettare) _________ le fondamenta di que’ tre Ordini che (diffondersi) _________ per tutta la terra. (Egli-trascegliere) _________ dodici compagni e loro (dare) _________ una regola, quanto semplice, altrettanto sublime; regola che, approvata da Onorio III, ha sfidato i secoli. Francesco (essere) ________ obbligato a prendere gli ordini sacri, ma l’umiltà sua non (permettergli) _________ di salire al sacerdozio. (Egli-sposarsi) ________ alla povertà, e nell’abbandono di tutto, non viveva che per Gesù, e Gesù lo guiderdonò con l’imprimergli le sacre stimmate. Così se il martirio che (egli-cercare) __________ tre volte fra i turchi, gli fu convertito colà in gaudio, (supplirvi) _________ egli con le vigilie e colle macerazioni fino a poter dire: – Vivo, non io, ma è Gesù che vive in me; giacché con Gesù io sono confitto in croce. – E chi non ricorda Francesco vestito di sacco, cinto di corda, calzato di sandali, insegnare ai dotti e agli indotti, ai ricchi e ai poveri? A santità più alta non è dato ad umana creatura di salire. (Egli-passare) _________ dalla terra al cielo il 4 ott. 1226, a 45 anni di età. Ma vive nei tre Ordini di cui è padre; vive ne’ migliaia dei suoi figli sparsi per l’universo. Francesco fu e sarà la condanna dei savi del secolo, che (reputare) _________ follia la povertà a e l’umiltà.”

Esercizio 2. Per rendervi le cose un po’ più difficili, i termini da abbinare alla parole in neretto del testo sono alla forma singolare se nomi o aggettivi, e all’infinito senza pronomi, se verbi. Scegliete dunque fra i seguenti (qui in ordine alfabetico):

bosco; brigante, combriccola, commercio; controbilanciare; cosicché; gioia; ignorante; penitenza; protezione; ricompensare; sbruffone; selezionare; successivamente.

Esercizio 3. Prendete le parole dell’esercizio precedente ed inseritele correttamente nelle frasi che seguono, in accordo con la logica del discorso.

1. La pubblicità è l’anima del ___________.

2. Prima preparate l’impasto e _________ versatelo nella tortiera.

3. Per ________ il prete mi ha dato da recitare tre Avemaria e cinque Paternostri e un Atto di Dolore.

4. Chi era il Passator cortese? Un famosissimo ________ romagnolo del secolo XIX .

5. Se sarai bravo con me, ti saprò _________ generosamente.

6. Con che ________ di brutta gente vai in giro! Secondo me, faresti meglio a cambiare compagnia.

7. Dio mio, quanto sei _________! Possibile che tu non sappia che Cristoforo Colombo era genovese!?!

8. Il paese si chiama Fagiolo, ________ già fin dai tempi antichi chi proveniva di là prendeva il cognome Fagiolini.

9. È solo uno _________: si finge chissà chi, mentre in realtà è una mezza calzetta.

10. Penso di _________ la sua offerta proponendogli una bella crociera ai Caraibi. Che ne dici?

11. La mamma si era raccomandata con Cappuccetto Rosso che non entrasse nel ________.

12. Ciro si era posto sotto la ________ del capo clan, ma questo non è servito a garantirgli la salvezza.

13. Che grande _________ deve essere stata per i neo-genitori la nascita della loro bambina!

14. L’esercizio consiste nel _________ le parole giuste da abbinare ai termini sopra riportati.

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Italiano con le frasi su Halloween

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Ci stiamo di nuovo avvicinando ad Halloween, il 31 ottobre e abbiamo scelto dieci frasi dette da personaggi più o meno famosi su questa festa. Svolgete le attività per migliorare il vostro livello di conoscenza dell’italiano (livello B2 in su).

Attività 1. Abbiamo scritto l’inizio della frase: scegliete quella che secondo voi è la conclusione corretta.

1. Mark Twain. Ognuno di noi è una luna, ha un lato oscuro che non mostra mai a…

  • a. nessuno.
  • b. tutti.

2. William Shakespeare. Ora è nella notte il momento delle streghe, quando i cimiteri sbadigliano e…

  • a. tutti se ne vanno a letto.
  • b. l’inferno stesso alita il contagio su questo mondo.

3. Stephen King. Halloween è il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall’oscurità di ciò che…

  • a. conosciamo.
  • b. non conosciamo.

4. Giorgio Panariello. Halloween… I nostri cervelli vanno all’estero e noi importiamo le zucche…

  • a. vuote.
  • b. piene.

5. Bill Watterson. Se la notte è nera, è perché nulla possa distrarci dai nostri…

  • a. incubi.
  • b. sogni.

6. David Isay. Halloween è quella festa in cui le ragazze mostruose sembrano sexy e le ragazze sexy sembrano…

  • a. belle.
  • b. mostruose.

7. Marco Salvati. Idee per Halloween 2.0…

  • a. fatevi una foto senza filtri di instagram.
  • b. fatevi una foto con i filtri di instagram.

8. Jean Baudrillard. Non c’è niente di più divertente di Halloween. Questa festa sarcastica riflette una domanda infernale di vendetta da parte…

  • a. degli adulti sul mondo dei bambini.
  • b. dei bambini sul mondo degli adulti.

9. Michelangelo da Pisa. Halloween, un giorno come gli altri, con l’unica differenza che per strada vedo gente truccata leggermente…

  • a. peggio.
  • b. meglio.

10. Anonimo. È Halloween ed è il momento giusto per tirare fuori tutti i nostri scheletri…

  • a. dall’armadio.
  • b. dal cassetto.

Attività 2. Conoscete chi ha detto queste frasi? Aiutatevi con internet.

1. Mark Twain è uno scrittore americano o inglese?
2. William Shakespeare ha fatto l’attore?
3. Stephen King è uno scrittore americano di genere horror o poliziesco?
4. Giorgio Panariello è un comico o un sociologo?
5. Bill Watterson è un poeta o un fumettista?
6. David Isay è un produttore radiofonico o televisivo?
7. Marco Salvati è un autore radiofonico o televisivo?
8. Jean Baudrillard è un regista o un sociologo?
9. Michelangelo da Pisa è uno sconosciuto o uno scultore famoso?
10. Anonimo è originario di Venezia o non si sa?

Attività per la conversazione. Cosa rappresenta per voi la festa di Halloween? La festeggiate oppure no?

Approfondimento. Se non conoscete tutti i personaggi citati provate a cercarli su internet e spiegate agli altri studenti chi sono, cosa hanno fatto e altre informazioni che vi sembrano interessanti.

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Accademia del Giglio, italiano, arte e cultura a Firenze: corsi di lingua italiana e arte.

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adgblog reloaded: agosto 2010

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Una selezione dei migliori e ancora attuali post di adgblog.it usciti cinque anni fa, a agosto 2010.

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Cinema italiano: impara l’italiano con i film di Alma Edizioni – Livello 3

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Adgblog reloaded: luglio 2010

All’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze, è possibile frequentare corsi di storia dell’arte, workshop intensivi di tecniche pittoriche classiche, workshop di scultura e corsi di lingua italiana per stranieri a Firenze.

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Italiano con la letteratura e le canzoni: la pioggia con Gianni Rodari e Gianni Morandi

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la “donnina della pioggia”

Questo breve racconto di Gianni Rodari (tratto da Fiabe lunghe un sorriso) è ottimo per introdurre gli studenti di livello principiante ad esercizi sulla concordanza dei verbi un po’ più complessi delle solite frasi banali. È inoltre un’occasione per arricchire il lessico e fornisce lo spunto per conversazioni sul tempo.

Esercizio 1: Coniugate i verbi al tempo richiesto dalla logica della narrazione (presente e passato prossimo). Fate attenzione ai verbi riflessivi!

Io (conoscere) …………… l’omino della pioggia. È un omino leggero leggero, che (abitare) …………… sulle nuvole, (saltare) …………… da una nuvola all’altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole (avere) ………….. tanti rubinetti. Quando l’omino (aprire) ………….. i rubinetti, le nuvole (lasciare) ………….. cadere l’acqua sulla terra. Quando l’omino (chiudere) …………. i rubinetti, la pioggia (cessare) ……………
(Avere)…………. un gran da fare, l’omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta (lui-stancarsi) …………..
Quando (lui-essere) …………… stanco stanchissimo (lui-sdraiarsi) …………… su una nuvoletta e (addormentarsi) ……………. Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti tutti i rubinetti e (continuare) …………. a piovere. Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri (svegliarlo) …………… L’omino (saltare) …………… su ed (esclama) ……………: – Povero me, chissà quanto tempo (io-dormire) ……………! – (Lui-guardare) …………… in basso e (vedere) ………….. i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l’acqua che continua a cadere. Allora (lui-cominciare) …………. a saltare da una nuvola all’altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti. Così la pioggia (cessare) ……………., le nuvole (lasciarsi) …………… spingere lontano dal vento e muovendosi (loro-cullare) …………… dolcemente l’omino della pioggia, che così (addormentarsi) …………… di nuovo. Quando (lui-svegliarsi) ……………. esclama: – Povero me, chissà quanto tempo (io dormire) …………….! – (Lui- guardare) …………… in basso e (vedere) ……………. la terra secca e fumante, senza una goccia d’acqua. Allora (lui-correre) ……………. in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti. E va sempre avanti così.

Esercizio 2: a proposito di pioggia, vi presentiamo adesso una canzone appartenente al repertorio storico di Gianni Morandi, il gianni morandipopolarissimo (e seguitissimo su Facebook) cantante di Monghidoro. Inserite nel testo le parole mancanti scegliendole opportunamente tra quelle qui di seguito elencate, poi ascoltate la canzone qui e controllate.

voglio, triste, sogni, morendo, caldo, dispiace, freddo, vita, mondo, stesso

Scende la pioggia – 1968

Tu nel tuo letto _____, io per la strada al ______
ma non è questo che mi fa _____
Qui fuori dai tuoi sogni l’amore sta _____
ognuno pensa solo a se _____
Scende la pioggia ma che fa,
crolla il _____ addosso a me
per amore sto morendo !
Amo la _____ più che mai
appartiene solo a me,
_____ viverla per questo !
E basta con i ______, ora sei tu che dormi
ora il dolore io lo conosco
Quello che mi _____ è quel che imparo adesso
ognuno pensa solo a se stesso
Scende la pioggia…

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Italiano con la letteratura: “Il filobus n. 75” di Gianni Rodari – terza parte. Verbi e preposizioni
Italiano con una filastrocca sul Natale di Gianni Rodari (con file audio)
Italiano con le fiabe: Buona Pasqua con “Il pulcino cosmico” di Gianni Rodari
Italiano con la poesia: Il gatto inverno di Gianni Rodari
Italiano con la letteratura: buon Primo maggio con una filastrocca di Gianni Rodari
L’italiano con la poesia: “Una scuola grande quanto il mondo” di Gianni Rodari
Poesia italiana per studenti stranieri di livello A1: “Dopo la pioggia” di Gianni Rodari
Attività basate su canzoni di Gianni Morandi:
Italiano con le canzoni: “Che me ne faccio del latino” di Gianni Morandi
Una canzone per la notte dell’Epifania: La Befana trullallà
Italiano con le canzoni: “Vita” di Lucio Dalla e Gianni Morandi

Tutti gli esercizi e attività didattiche presenti in questo sono provate nelle classi di italiano L2/LS dell’Accademia del Giglio di Firenze, dove si studia lingua italiana (per gli stranieri) e tutte le tecniche artistiche classiche (per italiani e stranieri).

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“Piccolo e forte! A” della Edilingua: la recensione

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piccoloeforte

Dovete fare lezione a bambini molto piccoli, in età prescolare o delle elementari? Le edizioni Edilingua hanno ciò che fa al caso vostro.

Piccolo e forte! A è un corso multimediale di lingua italiana con un approccio prevalentemente orale, rivolto a bambini fra i 4 e i 6 anni: le due autrici, Lucia Maddii e Maria Carla Borgogni sono entrambe docenti con una lunga esperienza con bambini e ragazzi in classi plurilingue.

Piccolo e forte! A e Piccolo e forte! B (rivolto ai bambini dai 5 ai 7 anni) sono due volumi propedeutici ai libri Forte! 1, 2 e 3, corso completo di lingua italiana per bambini dai 7 agli 11 anni che ha come filo conduttore le avventure, illustrate a fumetti, di cinque ragazzi di differenti nazionalità e dei loro amici reali o di fantasia.

Il libro dello studente di Piccolo e forte! A ha un’impostazione prevalentemente visiva con moltissimo spazio dedicato agli ascolti: l’unità introduttiva si apre con una canzoncina attraverso la quale si impara a presentarsi, seguono tre brevi ascolti, un’attività in cui si disegna e si colora e infine un gioco con le flashcard (ritagliabili alla fine del libro) con le quali si possono organizzare delle partite a memory o a tombola.

Le altre 6 unità sono impostate in modo simile con un’alternanza di canzoncine, ascolti, attività pratiche come colorare, disegnare, ritagliare, incollare (queste ultime due attività hanno una sezione apposita del libro) e giochi. Alla fine del corso i bambini avranno imparato a salutare e dire il proprio nome, a denominare le parti del corpo, i componenti della famiglia, gli animali, i colori, i numeri da uno a cinque e alcuni semplici comandi come salta, balla, fai ciao, ecc.

Non potevano mancare nemmeno due intervalli, durante i quali si canta e si impara l’alfabeto e si ripassano le conoscenze acquisite, e il tesoro delle parole, un piccolo dizionario per immagini utile a fissare e richiamare il lessico.

Allegato al volume c’è un CD audio contenente i brani di ascolto, le filastrocche e le canzoni.

Il libro costa 10,40 Euro e può essere acquistato direttamente dal sito di Edilingua.

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La grammatica vien leggendoScriviamo insieme 1, L’italiano all’università 1 per livelli A1/A2, e L’italiano all’università 2 per livelli B1/B2 delle Edizioni Edilingua.
Il nuovo Canta che ti passa dell’Alma Edizioni.
La recensione di Il Buongustare – Corso di enogastronomia d’Italia e di Buon lavoro – L’italiano per le professioni della Loescher.

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“Senza frontiere 1” corso di italiano per adulti immigrati della Edilingua: la recensione

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La richiesta di materiali didattici di qualità per chi deve insegnare ad immigrati è sempre più pressante: per questo le edizioni Edilingua hanno appena pubblicato (luglio 2015) un pregevole corso d’italiano come lingua seconda specificamente rivolto agli adulti immigratiSenza frontiere 1.

Il corso è composto da due volumi per i livelli A1-A2 e in più, venduto a parte, è disponibile anche un utilissimo Avvio all’alfabetizzazione (con CD audio allegato) rivolto agli studenti che non sanno leggere e scrivere nella loro lingua madre. Le autrici sono Patrizia Flammini e Tania Pasqualini, entrambe con una grande esperienza di insegnamento a giovani ed adulti migranti e nella produzione di materiali di italiano L2.

Senza frontiere 1 è suddiviso in 3 moduli a loro volta composti da 4 unità didattiche ulteriormente suddivise in 2 lezioni, A e B:

  • Il modulo 1 è dedicato alla comunicazione: qui vengono studiate le funzioni comunicative di base come i saluti e le presentazioni, fare conoscenza, conoscere e muoversi in città, chiedere e dare informazioni personali, sui luoghi, gli orari, i mezzi di trasporto. Oltre alle funzioni comunicative vengono anche studiati in modo induttivo alcuni basilari aspetti grammaticali e lessicali senza dimenticare gli esercizi di fonetica da svolgere attraverso ascolti ad hoc.
  • Il modulo 2 è dedicato alla vita quotidiana: i negozi, il cibo, la famiglia e la casa.
  • Il modulo 3 è forse quello che si distacca maggiormente dai corsi più generici: è dedicato infatti ai diritti e doveri. Si parla di uffici pubblici, del Servizio Sanitario Nazionale, dei servizi postali e di come si compilano i moduli (funzione utilissima non solo agli immigrati!), si imparano a dare semplici istruzioni con l’imperativo e anche a conoscere le parti e i comandi di direzione e moto dell’automobile (mettere in moto, ecc.)

Alla fine di ogni unità è presente una scheda di autovalutazione che permette allo studente di controllare i propri progressi. Il quaderno degli esercizi si trova in chiusura di volume insieme a un piccolo, ma utilissimo test finale di livello A1.

Tutti i materiali e gli argomenti affrontati nel corso sono molto motivanti: c’è una grande attenzione alla vita di tutti i giorni, a tutto ciò che potrebbe essere utile a un immigrato per riuscire a districarsi tra la lingua e il modo di vita italiano. Per questo il lessico è sempre calibrato sui bisogni dell’apprendente senza essere sovrabbondante. Le immagini accompagnano il testo in modo equilibrato, mentre al posto delle poche illustrazioni sarebbe forse stato meglio utilizzare fotografie per dare una maggiore idea di autenticità al testo, dato anche il tipo di apprendente a cui il corso è rivolto.

Senza frontiere 1 è acquistabile direttamente sul sito della casa editrice a un prezzo veramente conveniente: 6,90 Euro incluso CD. Con 1,75 Euro in più avrete anche Avvio all’alfabetizzazione (anche qui CD compreso).

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Piccolo e forte ALa grammatica vien leggendoScriviamo insieme 1, L’italiano all’università 1 per livelli A1/A2, e L’italiano all’università 2 per livelli B1/B2 delle Edizioni Edilingua.
Arte e cucina delle Edizioni Casa delle Lingue
Il nuovo Canta che ti passa dell’Alma Edizioni.
Il Buongustare – Corso di enogastronomia d’Italia e Buon lavoro – L’italiano per le professioni della Loescher.

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adgblog reloaded: ottobre 2010

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ottobre2010-450

Una selezione dei migliori e ancora attuali post di adgblog.it usciti cinque anni fa a ottobre 2010.

Attività didattiche di italiano L2/LS, esercizi e didattica dell’italiano
Leggi e disegna (didattica)
In quale stagione? (articoli indeterminativi)
L’educazione stradale (video) – A1/A2
Come Fantozzi inizia la sua giornata di lavoro (video) – A1/A2
Gli aggettivi nella lingua italiana (con esercizio) – A1/A2
Il menù (esercizio) – A1/A2
Esercizio con alcuni verbi pronominali
L’infanzia e la gioventù di Leonardo – C1/C2

Italiano con le canzoni
50 canzoni per imparare l’italiano
Una donna per amico di Lucio Battisti

La lingua italiana in cucina
Gli utensili
La batteria di pentole
La storia della cucina

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Adgblog reloaded: settembre 2010

All’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze, è possibile frequentare corsi di storia dell’arte, workshop intensivi di tecniche pittoriche classiche, workshop di scultura e corsi di lingua italiana per stranieri a Firenze.

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Italiano con le canzoni: “Meravigliosa (la Luna)” di Francesco Renga

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RengaMeravigliosa (la luna) è una canzone scritta ed interpretata da Francesco Renga, ed è il secondo singolo estratto dall’album Camere con vista, pubblicato nel 2004.  Impariamo oggi l’italiano con questa sua canzone.

Attività 1. Inserite i seguenti verbi al posto giusto, poi ascoltate la canzone e verificate le vostre risposte:

salgo – spengo – batte – guardo – vengo – rispondi

Le tre, cuore che __________ e tu…
tu non ci sei più
c’è qualcosa che non mi torna,
e __________ la tv
tu-tu.. non mi ___________,
chissà cosa fai
ho tirato troppo la corda,
e non perdonerai
perdermi negli occhi tuoi
é un pensiero che tu non sai
quanto male mi fa
_____________ in faccio la realtà
_____________ in auto e adesso vengo là
_____________ a prenderti

Attività 2. Scegliete l’opzione giusta, poi ascoltate la canzone e verificate le vostre risposte.

meravigliosa, la luna TRA/PER/CON le nuvole
meravigliosa, stanotte per fortuna ho te
ma guarda che.. fortuna! che luna!
buon dì, dove sei stata.. e cosa c’entra lui?
HANNO/SONO/STANNO ore che sto qua sotto,
e non ci crederai
leggo in DIETRO/FINE/FONDO agli occhi tuoi
qualche cosa che tu non sai
quanto male mi fa
guardo in faccia la realtà
sai di un altro e PRIMA/DURANTE/ADESSO che si fa?
ora che si fa?
Meravigliosa, adesso voglio solo te
meravigliosa.. Amore per fortuna ho te
ho solo te.. fortuna!
ho CAPITO/PARLATO/DETTO adesso che
la luna non si lascia prendere
guardo in faccia la realtà
sai di un altro e PRIMA/DURANTE/ADESSO che si fa?
ora che si fa?
meravigliosa, la luna TRA/PER/CON le nuvole
meravigliosa stanotte per fortuna ho te
fai l’offesa, amore lascia PRENDERE/METTERE/PERDERE
torno a casa e adesso voglio solo te
ma guarda che sfortuna, la luna

Attività 3. Conosci questi modi di dire? Rispondi alle domande.”ho tirato troppo la corda”. Se tiri troppo la corda significa che…

1) “Ho tirato troppo la corda”. Se tiri troppo la corda significa che…
a) hai bevuto troppo;
b) hai esagerato;
c) hai dormito male.

2) “Cosa c’entra lui”. Se qualcuno ti dice “io non c’entro” significa che…
a) non sono responsabile di quello che succede;
b) sono inaffidabile;
c) non riesco a dimagrire.

3) “Guardo in faccia la realtà”. Se guardi in faccia la realtà significa che…
a) osservi quello che succede;
b) accetti la situazione che hai davanti a te;
c) nascondi la tua faccia.

Attività 4. Guarda il video della canzone e ricostruisci la storia.

a) Renga parcheggia la sua auto sotto un cartellone pubblicitario, dal design vagamente anni sessanta che recita “Meravigliosa la luna”, su cui è disegnata una ragazza con a fianco proprio la luna.
b) Renga scende dalla macchina e entra da un barbiere, dove tutti gli avventori che aspettano il proprio turno battono il piede a ritmo con la canzone.
c) Ad un certo punto entra nel negozio un boss malavitoso che si fa tagliare i capelli e poi se ne va.
d) C’è una bella donna in minigonna che fa la manicure.
e) Alla fine del video Renga ritorna in auto, ma viene schiacciato dalla luna che dal cartellone cade sulla sua vettura.
f) Il video prodotto per Meravigliosa (la luna) comincia con Renga al volante di un’automobile decappotabile bianca.

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Testo tratto e adattato da Wikipedia.

Spotify

Se usate Spotify troverete questa e le altre canzoni didattizzate da adgblog nella nostra playlist adgblog 2015 – Italian & songs.

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Il meglio di adgblog sull’autunno #italianoL2LS

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autunno450

Abbiamo raccolto tutti i post sull’autunno, questo mese amato e odiato che ci porterà tra pochi giorni dentro l’inverno. Ci troverete diverse attività didattiche da fare con i vostri studenti o da usare per l’autoapprendimento a tutti i livelli. Buono studio e buon divertimento.

Livello A1/A2

Italiano con le canzoni (autunnali): E poi verrà l’autunno di Timi Yuro, Don Miko e Mina.
Settembre di Alberto Fortis (anche per livello B1)

Livello B1/B2

Italiano con le canzoni e le stagioni: Autunno di Francesco Guccini
Le frasi sull’autunno (anche per livello C1)
Italiano con le stagioni: l’autunno con una poesia e un racconto, passato remoto e forme alterate
Autunno dolciastro di Carmen Consoli (anche per livelli C1/C2)
I frutti e i piatti dell’autunno
Italiano con le frasi su Halloween

Livello C1/C2

Autunno: una poesia di Vincenzo cardarelli
L’italiano con un aperitivo d’autunno e Simone Rugiati
Novembre, una poesia di Giovanni Pascoli

Letture

Un dolce per l’autunno: il castagnaccio
Ricetta per l’autunno: il risotto di zucca

Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze.

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Ripassare il passato prossimo con il racconto di una gita in Toscana

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gitatoscana500

Per ripassare il passato prossimo, ma anche per migliorare il vocabolario (e perché no, conoscere meglio la Toscana) provate a svolgere le tre attività suggerite.

Attività 1. Inserite nel testo i seguenti verbi:

ci siamo diretti
siamo partiti
abbiamo fatto
abbiamo visitato
abbiamo pranzato
ci siamo recati

Dopo aver progettato a lungo questa mini vacanza è giunta finalmente l’ora della partenza. Appena arrivati a Lucca _____________ al nostro hotel. Dopo esserci sistemati _____________ alla scoperta della città. _____________ il Duomo, la torre Guinigi e la piazza anfiteatro. _____________ in un posto molto carino dove si mangia la tipica cucina lucchese e si spende poco! Nel pomeriggio _____________ il giro completo delle mura della città (circa 4 km): è una passeggiata molto rilassante! A cena _____________ in un ristorante molto elegante in via Conce: vi consiglio di prenotare perché è molto frequentato. Un altro piccolo giretto in centro dopo cena e poi dritti a letto perché eravamo veramente stanchi.

Attività 2. Coniugate i verbi tra parentesi al passato prossimo.

La mattina dopo intorno alle 9 (partire) _____________ verso Siena. Ma prima (fermarsi) _____________ a Pisa: (visitare) _____________ solamente la piazza dei Miracoli, il Duomo e il Battistero, non (salire) _____________ sulla Torre perché costava troppo. Dopo pranzo (ripartire) _____________ verso Siena, (andare) _____________ all’hotel e durante il pomeriggio (girellare) _____________ per la città. Per decidere il ristorante della sera (affidarsi) _____________ alla guida Osterie d’Italia.

Attività 3. Rimettete in ordine le seguenti frasi

  1. Dopo aver pranzato con un panino, siamo andati a San Gimignano: siamo saliti sulla torre Grossa dalla quale si gode di un ottimo panorama e abbiamo visitato anche il museo del vino. Tornati a Siena abbiamo comprato qualcosa da mangiare in camera perché i ristoranti erano tutti pieni dato che era l’ultimo dell’anno.
  2. La guida consigliava l’Osteria della Torre e ci siamo fidati.
  3. La mattina dopo abbiamo fatto un breve giro e siamo ripartiti verso casa. La Toscana merita di essere vista: siamo sicuri che ci ritorneremo!
  4. Abbiamo mangiato divinamente: pecorino con il lardo, tagliata di maiale con le arance, pere e prugne e ricotta con marsala e cioccolato fuso per dessert. Se ci andate assaggiate il vino della casa, buonissimo!
  5. Dopo cena siamo andati in piazza del Campo a sentire un conerto.
  6. La mattina, dopo un’abbondante colazione, ci siamo diretti verso Volterra. Abbiamo visitato il museo etrusco. La cittadina è molto carina: consiglio di fare una rilassante passeggiata nel parco e di comprare un oggetto in alabastro.

a. ___ b. ___ c. ___ d. ___ e. ___ f. ___

Il testo è stato tratto e adattato da Turisti per caso.

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